GRAVE SITUAZIONE MAL DELL’ESCA
Già nelle prime fasi vegetative era possibile riscontrare nei vigneti del nostro territorio i segnali iniziali della presenza della malattia. La successiva evoluzione, con un decorso piovoso e relativamente fresco, ha favorito il germogliamento ed il rigoglio delle chiome. Non appena però è sopraggiunto il caldo e le abbondanti perdite per evapo-traspirazione, si sono amplificate le condizioni di stress, comportando i colpi apoplettici registrati in campo.
Alcune varietà (es. Lambrusco salamino) tendenzialmente più sensibili al complesso fungino, presentano percentuali importanti di sintomi. Le manifestazioni stanno interessando anche vitigni più tolleranti o forme d’allevamento meno predisponenti. Questo evidenzia la necessità di curare con particolare attenzione l’aspetto preventivo alla malattia, in condizioni ambientali sempre più estreme e predisponenti.
Modena, 13 luglio 2024