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Iniziati i voli e le ovodeposizioni della cecidomia fiorale delle prunoidee Contarinia pruniflorum


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Anche quest’anno, dall’ultima settimana di gennaio, è in corso in una azienda del Vignolese che nel 2023 aveva subito un pesante attacco di Contarinia dell’albicocco (Contarinia pruniflorum), un approfondito monitoraggio dei voli e delle ovodeposizioni dell’insetto. Il monitoraggio viene eseguito bisettimanalmente mediante trappole cromotropiche, sfarfallatoi e l’ispezione allo stereomicroscopio di campioni di bottoni fiorali.

Tra venerdì 1° febbraio e lunedì 5 febbraio sono iniziati i primi voli e sui bottoni fiorali nella fase recettiva (bottoni rossi o sepali visibili) campionati lunedì 5 febbraio sono state ritrovate le prime uova. Da questo momento nelle aree più calde della provincia e sulle cultivar che presentano almeno il 20-30% di bottoni fiorali nella fase recettiva è pertanto consigliabile valutare la possibilità di interventi insetticidi. Al momento non esistono strumenti efficaci e di facile utilizzo per monitorare preventivamente la presenza dell’insetto, pertanto, le decisioni di difesa devono essere prese principalmente sulla base dei danni riscontrati l’anno precedente. Le trappole collate (es: Rebell amarillo) possono dare un’idea della dinamica del volo; tuttavia, la scarsissima selettività rende particolarmente difficile l’identificazione dell’insetto che ha dimensioni molto ridotte (1,5-2mm) e caratteri poco appariscenti difficilmente apprezzabili anche con l’ausilio di una lente d’ingrandimento da campo.

La difesa chimica si basa principalmente sull’impiego di prodotti registrati per altre avversità ma che hanno un’efficacia collaterale verso C. pruniflorum. I principi attivi maggiormente utilizzati sono attualmente piretroidi, acetamiprid o, in biologico, piretro naturale, applicati nella fase fenologica di punte rosse-bottoni rossi.

Si ricorda inoltre che i danni potrebbero interessare anche le cultivar di susino cino-giapponese a fioritura precoce.

 

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A sinistra femmina di C. pruniflorum difficilmente distinguibile da altre specie di ditteri di dimensioni simili. A destra maschio di C. pruniflorum caratterizzato da lunghe e sottili antenne moniliformi. Caratteristiche per entrambe i sessi sono le venature delle ali e le zampe lunghe e sottili. Questi caratteri sono pienamente apprezzabili utilizzando uno stereomicroscopio.

 

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