CEMIOSTOMA, EQUILIBRI IN BILICO
Se per anni Cemiostoma (Leucoptera malifoliella) è stata considerata un fitofago secondario se non occasionale, negli ultimi anni, probabilmente in relazione all’impiego di prodotti non selettivi (specie nella difesa verso la cimice), si segnalano diversi casi. La realtà riscontrata in campo è molto varia, passando da aziende dove si evidenzia una presenza modesta, fino a casi di particolare gravità.
Nell’equilibrio dei frutteti, le popolazioni dei minatori fogliari sono solitamente contenute dalla presenza di parassitodi ectofaci ed endofagi, di diverse specie.
L’evidenza più marcata della sua presenza nei frutteti è data dalle mine. Queste sono originate dalle larve che, dopo un mese circa dall’inizio del volo, penetrano nella lamina fogliare dove iniziano a nutrirsi originando la caratteristica mina di forma più o meno circolare. Solo dopo 3-4 settimana si incrisalida in un bozzolo di colore bianco, ben evidente sulla foglia e dalla forma cilindrica a botte.
Oltre al monitoraggio visivo delle foglie, è possibile ricorrere alle trappole a feromoni che permettono di seguirne i voli.
Ad oggi, nelle situazioni più gravi si registra l’inizio del terzo volo, che va pari passo ad una presenza evidente di foglie con mine e un avvio di defogliazione, specie nella parte alta della chioma, provata dalle elevate temperature delle scorse settimane.
Per tentare di ristabilire un equilibrio, fondamentale per il contenimento dei fillominatori, sarà quanto mai essenziale soppesare con attenzione gli interventi di difesa da attuarsi in questa stagione e laddove possibile, ricorrere a prodotti con un impatto contenuto sugli utili.
Allo stesso tempo risulterà proseguire con questo approccio anche nelle prossime stagioni.
Modena, 11 luglio 2025