LA LUNGA ESTATE DELLA TIGNOLETTA
Come ormai si è consolidato nelle ultime annate, la terza generazione di Lobesia botrana risulta particolarmente lunga e complessa da interpretare. In questa campagna, complice l’andamento climatico, hanno gravato soprattutto le code dei primi due voli, a cui hanno corrisposto ovideposizioni andate a buon fine nelle parti terminali dei cicli. In seconda generazione, per esempio, i danni rilevati sono correlabili quasi ovunque alle ultime nascite larvali. Pertanto, anche laddove il modello previsionale descriveva un particolare anticipo del fitofago, ci ha pensato il clima a limitare le popolazioni, travasando nel tempo gli individui più tardivi, disassando le attese dagli effettivi riscontri di campo.
Ora, che registriamo un calo dei voli, si osserva una prima ondata di uova. L’attuale terza generazione sembrerebbe normalizzata, rientrata nei binari tipici del periodo. Permane comunque un leggero ritardo rispetto alle elaborazioni. La raccomandazione, comunque, è quella di monitorare le catture e, ancor di più, il prosieguo delle nascite larvali. Per adesso le uova sono in prevalenza giallastre, appena deposte, mentre una quota minore è prossima all’apertura (“testa nera”). Si registrano le primissime nascite solo nei contesti più avanzati e con ampie popolazioni.
Ci si attende, più in generale, una lunga generazione, con l’avvio verosimile di un quarto volo.
Alla luce di quanto sopra, non si può escludere che un solo trattamento sia risolutivo da qui alla vendemmia.
Modena, 07 agosto 2025