MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTI SU CECIDOMIA DEI FRUTTICINI DEL PERO
A fine febbraio ha preso il via il programma di monitoraggio territoriale della cecidomia dei frutticini del pero (Contarinia pyrivora) su 10 pereti della provincia di Modena con trappole a feromoni sessuali (foto 1). Si tratta di dispositivi molto promettenti, in fase di validazione pre-commerciale, che hanno dimostrato nelle scorse annate capacità di cattura e selettività molto elevate e che saranno in commercio dal prossimo anno.
Foto 1: trappole sessuali per il monitoraggio della Contarina del pero. Foto 2: femmina di Contarinia in ovodeposizione bocciolo di pero
I primi rilievi indicano che i voli sono iniziati a inizio marzo e hanno iniziato ad aumentare in modo consistente a partire dal 10 marzo. Si ricorda che la fase sensibile per l’ovodeposizione (foto 2) va da comparsa mazzetti – fino a mazzetti divaricati, quando i sepali iniziano a divaricarsi lasciando intravedere il rosa dei petali (foto 3). La sensibilità del fiore cala poi progressivamente avvicinandosi alla fioritura.
Foto 3 – Pero fasi fenologiche del mazzetto e del bocciolo. Im verde sono evidenziate le fasi maggiormente sensibili all’ovideposizione. In arancione e rosso le fasi scarsamente o non recettive.
Al momento non esistono soglie di intervento, tuttavia, è importante sottolineare che infestazioni rilevanti di questo fitofago sono circoscritte a casi aziendali, dove la problematica si è cronicizzata e riguardano solo alcune varietà. In particolare, risultano più soggette all’attacco le cultivar Williams e Kaiser ma attacchi di intensità minore possono riguardare anche le cultivar Conference e Santa Maria. La scelta di intervenire con insetticidi deve quindi basarsi sul danno rilevato nell’annata precedente. Indicativamente si consiglia di intervenire solo nei casi in cui nell’anno precedente fossero stati colpiti almeno 4-5 mazzetti per pianta. In caso di fioriture scarse è opportuno abbassare la soglia a 1-2 di mazzetti per pianta. Per mazzetto colpito si intende un mazzetto fiorale in cui è presente almeno un frutticino colpito.
Sebbene non esistano prodotti registrati per questa avversità è possibile sfruttare l’azione insetticida di prodotti che vengono applicati nello stesso periodo per la difesa contro gli afidi. Per attuare una corretta difesa chimica nei confronti di C. pyrivora è di fondamentale importanza il corretto posizionamento dei prodotti, da valutarsi a seconda che agiscano sugli adulti (piretrine e piretroidi) o che abbiano un’azione nei confronti delle giovani larve (Acetamiprid, Flupyradifurone). Nel primo caso, gli interventi dovrebbero coprire il periodo di massima recettività dei boccioli ripetendo l’applicazione in base alla persistenza del prodotto. Nel secondo caso invece il posizionamento corretto del prodotto è da individuarsi nella seconda metà del volo o quando i primi boccioli iniziano a gonfiarsi lasciando vedere il bianco dei petali. Anche l’impiego di caolino applicato nella fase sensibile risulta efficacie nel contenere i danni.
Per indicazioni sui trattamenti si rimanda alla consultazione dei Bollettini di Produzione Integrata e per approfondimenti sulla biologia dell’insetto si rimanda all’articolo pubblicato sul Notiziario Fitopatologico, Annata Agraria 2021, pag 14-17.
Modena, 12 marzo 2025