PREOCCUPAZIONE BLACK ROT
Nell’ultimo periodo stiamo registrando un crescente numero di casi con necrosi fogliari ascrivibili a black rot. La manifestazione è riconducibile alle piogge di metà aprile. Ricordiamo che il volo ascosporico, da cui partono le infezioni primarie, è funzione dell’inoculo svernate. Pertanto, nei contesti (non pochi) in cui nel 2024 si verificarono focolai della malattia, oggi è verosimile attendersi una particolare pressione del patogeno. L’entità degli attacchi dipende inoltre dalla sensibilità varietale e dalle strategie di difesa applicate. In questi ultimi anni, va detto, si paga lo scotto delle limitazioni o della perdita di alcune molecole (a cominciare dal Mancozeb), che, impiegate fin dal germogliamento contro la peronospora, tamponavano parallelamente anche il black rot. Ricordiamo che il periodo di incubazione del fungo può avere un decorso anche abbastanza lungo, condizionato dal decorso termico. Vista la particolare recrudescenza e l’anticipo dei sintomi, sarà opportuno monitorare gli impianti cercando di prevenire l’avvio di infezioni secondarie (volo conidico), particolarmente aggressive nel periodo estivo e responsabili di danni, anche pesanti, sui grappoli.
Modena, 13 maggio 2025