SCAFOIDEO DELLA VITE: il punto della situazione
Nella provincia modenese sono presenti 80 vigneti in cui, come Consorzio Fitosanitario, monitoriamo le popolazioni di Scaphoideus titanus. Ogni settimana viene rilevata la diffusione dell’insetto e se ne segue la fenologia. L’attività, come noto, è in cantiere ormai da 25 anni e concorre a stabilire le linee di difesa ed il posizionamento degli interventi obbligatori verso il vettore della flavescenza dorata. Quest’anno la nascita dello scafoideo è stata osservata in anticipo (28 aprile) ed è poi progredita con regolarità. Senza toccare gli estremi più alti e preoccupanti di qualche stagione passata, il 2025 è stato caratterizzato da una relativa crescita delle neanidi (circa il 20% in più rispetto al 2024).
Alla luce di tali riscontri, diventa più che mai strategico ottimizzare i risultati dei trattamenti, curando ogni dettaglio che ne amplifichi l’efficacia (epoca, molecola scelta, qualità di distribuzione, riduzione dei focolai, gestione delle bordure).
In questi giorni stiamo procedendo ad istallare le trappole cromotropiche per avere i primi riscontri sull’inizio del volo dello scafoideo. I primi adulti, verosimilmente, compariranno entro fine giugno. Sarà un ulteriore campanello d’allarme per rifinire la difesa contro l’insetto ed applicare con la massima tempestività l’estirpo delle viti ammalate.
Modena, 21 giugno 2025