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Spodoptera: popolazioni e danni in incremento

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L’estate 2015 sembra non dare tregua.

A peggiorare una situazione già molto critica per tanti aspetti, le alte temperature estive hanno favorito lo sviluppo di molte nottue. Da alcune settimane infatti registriamo numerosi focolai di Spodoptera.

Le larve di questo lepidottero defogliatore hanno attaccato moltissime piante coltivate. Forti attacchi si sono rilevati sulle bietole, su erba medica e su numerose piante erbacee.

In diversi sopralluoghi le popolazioni sono consistenti e i danni risultano importanti. In molti altri si parla addirittura di renfestazioni.

La stagione calda ci riporta al 2003, altro anno in cui Spodoptera diede parecchio filo da torcere.

Questo lepidottero compie 4 – 5 generazioni annue con presenza massima nel mese di luglio e agosto. Depone dalle 500 alle 700 uova sulla pagina inferiore delle foglie, che schiudono nell’arco di 48 ore. Le larve inizialmente rimangono aggregate per poi separarsi e il loro colore cambia a seconda dello stadio larvale e dal tipo di alimentazione. Nelle condizioni ottimali, una generazione (da uovo ad adulto) si compie tra le due e tre settimane.

Considerata la velocità del ciclo e la voracità delle larve, in alcuni giorni i danni possono essere molto incidenti e pertanto è opportuno intervenire in presenza dei primi focolai con prodotti autorizzati sulla specifica coltura ( Bacillus thuringiensis, indoxacarb, etofenprox  o piretroidi). Evitare i trattamenti nelle ore più calde privilegiando il mattino in assenza di rugiada o in alternativa intervenire nelle ore serali. Utilizzare volumi di acqua elevati e, in presenza di gravi infestazioni, impiegare le dosi massime indicate in etichetta.

L’utilizzo dei prodotti fitosanitari va comunque attentamente valutato in relazione alla coltura su cui rivolgono e alle specifiche registrazioni.

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Modena, 18 agosto 2015

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