Miridi: ancora complicazioni nei frutteti
L’avvento della cimice asiatica sul nostro territorio ha spostato e accentrato l’attenzione, mettendo in secondo piano od oscurando totalmente altri parassiti. Altri insetti, nelle loro normali fluttuazioni, continuano comunque ad investire la campagna, comportando ancora attacchi importanti. Ne sono un esempio i miridi, piccoli eterotteri, che in questa estate stanno raggiungendo livelli evidenti di infestazione. Se ne trovano in abbondanza nei medicai, su sorgo, su mais e girasole. La loro presenza si estende anche alle tare incolte, alle bordure, soprattutto con erba alta, andata “in semente”, come in amaranto, sorghetta, falaride, gramigna, setaria. Da questi punti, i miridi spesso si spostano, investendo frutteti o colture orticole, provocando danni con le loro punture di suzione. Le migrazioni si fanno ancora più invasive a seguito degli sfalci o delle trinciature delle piante erbacee ospiti.
In questo periodo pertanto è sempre più frequente rilevare la presenza dei piccoli insetti (meno evidenti e meno riconoscibili rispetto alle cimici) tra pere, mele, pesche o pomodori. Gli attacchi possono essere tali da comportare notevoli percentuali di scarto, sommate o confuse, con quanto potenzialmente provocato da Halyomorpha halys.
Modena, 26 luglio