Pericolo sul pero
In queste giornate, caratterizzate da instabilità meteorologica, si sono create e si stanno definendo condizioni di particolare pericolosità per diverse colture, tra cui in particolare il pero.
I temporali, spesso accompagnati da vento e soprattutto grandine (alcuni episodi mercoledì 9, sabato 12 e domenica 13) elevano il rischio per le infezioni del colpo di fuoco, per altro già presente con alcuni sintomi in campo.
Di pari passo si innalza il pericolo infettivo riconducibile alla maculatura bruna. Il primo volo conidico (monitoraggio mediante captaspore volumetrico) è stato riscontrato a inizio maggio e con le ultime piogge si sono registrati rilasci di particolare consistenza. Questo, accompagnato a temperature non limitanti (optimum per la sporulazione di Stemphylium 18-20°C), determina una fase di rischio infettivo alto.
Non da ultimo, si ricorda che permane anche il pericolo legato alle infezioni di ticchiolatura. Mentre infatti si rileva ancora il volo ascosporico di Venturia pyrina, in campo si stanno riscontrano diversi casi.
Le piogge avvenute tra il 9 e il 12 aprile hanno generato una infezione grave, cui è seguita quella, altrettanto grave, dei primi giorni di maggio. Tali piogge sono tutte evase e (dove infettanti) visibili in campo. Sulle precipitazioni della settimana tra il 7 e il 13 si è registrato ulteriore rilascio ma le possibili infezioni sono ancora in fase di incubazione. Oltre alle infezioni primarie, sono quindi possibili anche le secondarie.
Per i prossimi giorni, in cui si attende ancora instabilità meteorologica e in cui sussisteranno tutte queste condizioni, si raccomanda la massima attenzione alla difesa fitosanitaria.
Modena, 15 maggio 2018