MARCIUMI DELLE UVE
Dopo un periodo straordinario di caldo, in sostanziale assenza di precipitazioni, si registra un cambio di condizioni, con piogge che, in alcuni contesti, hanno superato i 140mm. Queste si sono sovrapposte alle abbondanti irrigazioni, quasi sempre indispensabili per salvare il raccolto. Lo stress per i grappoli ha comportato lesioni e spaccature degli acini, con l’insorgenza di botrite e, soprattutto, di marciumi acidi. A volte la degenerazione ha coinciso con ulteriori problemi (fori di tignoletta, proliferazione di cocciniglie farinose, danni da grandine).
In generale diventa strategico intervenire tempestivamente, sia con misure agronomiche che fitosanitarie. Le potature verdi, fatte per favorire l’arieggiamento, devono essere equilibrate. I trattamenti fitosanitari devono essere ponderati, avendo chiaro che le sostanze impiegate hanno uno specifico meccanismo d’azione, che spesso agiscono su un solo patogeno (non si confondano i tipi di marciume, che hanno agenti e decorsi molto diversi). Ovviamente la tentazione (o la necessità) è quella di anticipare la vendemmia, anche se le gradazioni zuccherine non sempre sono soddisfacenti. Si ricorda infine che stiamo registrando acidità fisse spesso basse, mentre, come detto, accelerano le acidità volatili.
Modena, 2 settembre 2022