A Modena la cimice asiatica ha un nuovo nemico: il Trissolcus mitsukurii
Tra giugno e settembre di quest’anno, tecnici e ricercatori di diverse strutture del Centro-Nord Italia sono stati coinvolti in un’intensa attività di monitoraggio dei parassitoidi oofagi della cimice asiatica Halyomorpha halys. L’indagine è stata promossa e coordinata dal CREA di Firenze. In Emilia-Romagna il Consorzio Fitosanitario di Modena è stato tra le strutture più attive nella ricerca di ovature di cimici, nella sola provincia di Modena sono state infatti trovate e raccolte 17021 uova (577 ovature) di Pentatomidi, la maggior parte di H. halys. Ogni ovatura, grazie anche al supporto dell’Università di Modena e Reggio Emilia è stata esaminata e conservata fino all’eventuale fuoriuscita di parassitoidi. L’indagine, ha confermato che il parassitoide autoctono Anastatus bifasciatus è il più presente nella nostra provincia ed è sfarfallato dall’11% delle uova raccolte, ma ha anche accertato una rilevante presenza di parassitoidi appartenenti alla famiglia degli Scelionidi, sfarfallati da circa il 5% delle uova raccolte. L’identificazione di questi ultimi parassitoidi, affidata ad uno dei maggiori esperti in materia (Dott. Francesco Tortorici), è ancora in corso, ma ha già permesso di accertare la presenza di Trissolcus mitsukurii in diverse località della nostra provincia. Si tratta dei primi ritrovamenti di questa specie esotica nella nostra regione.
Insieme al più noto Trissolcus japonicus (la cosiddetta vespa samurai), T. mitsukurii è uno dei parassitoidi tipici della cimice asiatica nei suoi luoghi di origine, la loro presenza era già stata rilevata in alcune località del Nord Italia dallo scorso anno.
Modena, 25 ottobre 2019