SCAFOIDEO DELLA VITE, PRIMI ADULTI
In questi giorni sono stati rilevati i primi scafoidei adulti. Il dato nasce dal monitoraggio eseguito in quasi cento aziende, attraverso l’installazione di trappole cromotropiche gialle, nei vigneti e nelle aree perimetrali adiacenti. La presenza dell’insetto adulto rappresenta un ulteriore passaggio di criticità, un livello superiore di attenzione, rappresentato dalla sua mobilità. Lo scafoideo infatti, d’ora in poi, potrà volare da un appezzamento all’altro, spostandosi tra impianti confinanti o trovando rifugio nelle aree di bordo. Per questo motivo la difesa fitosanitaria dovrà essere particolarmente attenta ed incentrata sull’impiego di prodotti abbattenti. Sarà altrettanto importante verificare per ogni vigneto i punti “deboli” di reingresso dei vettori, monitorando gli eventuali spostamenti dello scafoideo posizionando le trappole suddette. Ciò che si osserva non va confuso con altre specie, simili, ma non portatrici del fitoplasma della flavescenza dorata. Per la malattia resta comunque la necessità di procedere tempestivamente all’estirpo delle viti sintomatiche, al fine di ridurre l’inoculo ed i rischi di trasmissione delle infezioni in campo.
Modena, 4 luglio 2023